“La popolazione libica vuole andare al voto il prima possibile ma il processo elettorale è frenato, oltre che dai conflitti interni, dalla presenza di Paesi stranieri che li alimentano per i loro interessi.”
“Il Governo di Unità Nazionale (Gnu) di Tripoli continua a lavorare per le elezioni.”
“Non siamo divisi fra Est e Ovest, la Libia è un unico popolo che con il tempo si è amalgamato insieme”, ha sottolineato Hamuda, “c’è un conflitto per il potere dovuto alla mancanza di istituzioni politiche solide e ci sono Paesi esterni che vogliono realizzare i loro interessi personali senza chiedere ai libici cosa vogliano. Tre milioni di persone hanno preso la tessera elettorale, i libici vogliono votare”.
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